mercoledì 13 luglio 2011

Mediazione obbligatoria anche per le controversie fiscali.

La recente manovra finanziaria "estiva" (D.L. 98/2011) ha introdotto anche in materia fiscale l'istituto della mediazione obbligatoria (art. 39, commi 9-11) che deve precedere l’attivazione del Giudizio davanti alla Commissione Tributaria e che si deve svolgere davanti allo Stesso Ufficio finanziario che ha esercitato la pretesa tributaria nei confronti del Contribuente: sarà una ennesima inutile complicazione procedimentale, probabilmente illegittima (in passato infatti il ricorso gerarchico obbligatorio previsto per alcuni tributi minori è stato dichiarato incostituzionale; cfr. C. Cost., Sent. n. 56/1995 in materia di Tasse sulle Concessioni Governative; C. Cost., Sent. n. 406/1993 in materia di Imposta di Bollo), che si tradurrà in una ulteriore avvilente farsa recitata nell’ambito di un improbabile contraddittorio davanti ad un altro Operatore dello Stesso Ufficio, obiettivamente privo di un ruolo di effettiva terzietà e di una reale predisposizione a riesaminare in modo imparziale e super partes la posizione del malcapitato Contribuente
Questo nuovo istituto servirà perciò soltanto per legittimare la pretesa di un “pizzo” più o meno salato da parte dell'Amministrazione finanziaria Stato giustificato dall'interesse ad evitare il contenzioso tributario; soprattutto per i Contribuenti infatti sta diventando estremamente oneroso rivolgersi al Giudice tributario sia per le rilevanti modifiche nella composizione dei Collegi che ne deprimono la competenza specifica nella materia (cfr. art. 39, commi 1-7), sia per l'introduzuione di una costosa "tassa d’ingresso" antipata costituita dal nuovocontributo unificato per le spese di giustizia sostitutivo dell'Imposta di Bollo e commisurato al valore della controversia (cfr. art. 37 c. 6 lett. t) sempre piuttosto elevato in questo settore per esigenze di budget e per gli incentivi collegati, sia infne per l'immediata esecutività degli accertamenti fiscali che dal 1° ottobre 2011 esporranno i Contribuenti al pagamento immediato di 1/3 dei maggiori tributi pretesi (art. 29 c. 1 del DL 78/2010).
Oltretutto non si capisce neppure come si combinerà questa mediazione obbligatoria con il tentativo preliminare di definizione mediante adesione (D.Lgs. 218/1997, Titolo I, Capi I-III), magari finito male per inaccoglibilità delle reciproche proposte: saranno due strumenti deflattivi del contenzioso alternativi o concorrenti? In questo secondo caso, che senso ha riproporre ad un altro Operatore dello Stesso Ufficio finanziario le stesse argomentazioni già respinte o accolte soltanto in parte? Chi si assumerà la briga di screditare la valutazione dell’altro operatore che ha già esaminato la posizione del Contribuente? E nel frattempo, che fine fanno i maggiori tributi accertati con un atto che sarà immediatamente esecutivo e che non tollererà ritardi nel pagamento di 1/3?
Non è una critica preconcetta ad un istituto in sé e per sé neutro o, forse, in anche utile (sempreché non si sovrapponga a quello della definizione mediante adesione), ma soprattutto una ferma censura alla mancanza di terzietà dell’organo davanti al quale si svolgerà confronto; … e l’esperienza di tanti contraddittori svolti per tentare di risolvere le controversie con gli Uffici finanziari in sede di adesione pre-giudiziale o di conciliazione giudiziale inducono a dubitare fortemente sulla utilità e affidabilità di una mediazione così concepita.
Per concludere va inoltre sottolineato che le tanto auspicate e dichiarate semplificazioni ("per ridurre il peso della burocrazia che grava ... più in generale sui contribuenti, alla disciplin a vigente sono apoportate modificazioni così articolate ..." - cfr. art. 7 c. 1 del D.L. 70/2011, appena convertito in Legge) si dissolvono inesorabilmente di fronte ad inutili e cervellotici appesantimenti procedimentali come quelli appena varati con la manovra estiva che, così come regolati, serviranno soltanto a "sfinire" ancora di più i Contribuenti e ad indurli subdolamente a lasciare un altro po’ di soldi nelle mani del Fisco.
Ma lo Stato ha bisogno di danaro, ... tanto danaro, e le tasche dei Contribuenti sono lì, aperte, pronte ad essere svuotate nell'indifferenza generale e perciò ...?!?
Modilaut

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